Recensione “All Mine”, la gabbia dorata

Segreti, amori e…un omicidio. In questa serie non manca proprio nulla. Questa produzione coreana va ad aggiungersi all’elevato numero di K-drama presenti su Netflix.  

La serie racconta la storia di una ricca famiglia coreana disposta a tutto per mantenere i propri privilegi e i propri segreti. La vita lussuosa che conducono i personaggi infatti non è felice quanto sembra dall’esterno ma anzi assomiglia più ad una gabbia dorata. All’inizio della stagione è difficile orientarsi tra tutti i personaggi e le diverse storyline che la caratterizzano ma, con il tempo ci si abitua e anzi si entra quasi a far parte della famiglia.

In particolare la serie di concentra sulle vicende che interessano due delle numerose donne della casa: Jung Seo-hyun e Seo Huisu. Le due donne che sono entrate a far parte della famiglia tramite il matrimonio con Han Jin-ho e Han Ji-yong, gli eredi diretti, si ritrovano ad essere il fulcro e la forza di un gruppo disfunzionale e poco coeso. Il loro ruolo è quindi fondamentale ma anche molto difficile poiché sono continuamente messe a dura prova, soprattutto dopo l’arrivo di una nuova avvenente tutor per il figlio di Seo. 

Un genere appassionante e coinvolgente che tiene sempre sul filo del rasoio con colpi di scena non banali e raramente prevedibili. L’unica pecca è che la serie può essere ascoltata solo in coreano o in spagnolo ma fortunatamente è provvista di sottotitoli in quasi tutte le lingue. 

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