
Golden Globe sotto accusa: l’associazione dei giornalisti stranieri con base a Hollywood sotto l’occhio del ciclone per scarsa inclusività. L’attore Tom Cruise restituisce i suoi tre premi!
Dopo Scarlett Johansonn e Mark Ruffalo, anche la star Tom Cruise si unisce al coro di indignazione che sta attraversando il panorama cinematografico, aderendo alla protesta contro la Hollywood Foreign Press Association (Hfpa), l’associazione che si occupa di votare e assegnare i premi Golden Globe. L’accusa mossa all’associazione è quella di essere troppo poco inclusiva, estremamente criptica e discriminatoria nei confronti degli afroamericani, non avendo nella propria giuria, composta da circa 90 membri, nemmeno una persona di colore. L’organizzazione si trova sotto accusa anche per la lentezza nel riformare la sua mancanza di inclusività. Secondo quanto riportato da Deadline, Tom Cruise avrebbe restituito all’Hfpa, in data 10 maggio, i tre premi Golden Globe che ha vinto nel corso della propria carriera: una presa di posizione forte e molto significativa.
La notizia, emersa lo scorso febbraio dopo un’inchiesta del “Los Angeles Times”, è diventata virale solo in questi giorni dopo l’intervento della star pluripremiata Scarlett Johansonn che ha chiesto a gran voce una “profonda riforma” nella composizione dei membri dell’associazione. Le promesse di un cambiamento da parte della Hfpa non sono state sufficienti per convincere Nbc, l’emittente che tradizionalmente trasmette la cerimonia di premiazione. Infatti attraverso un comunicato ufficiale, Nbc ha annunciato, per il momento, la sospensione della cerimonia dei Golden Globe 2022. Anche grandi produttori come Netflix e Amazon si sono schierate, affermando che non stringeranno più collaborazioni con l’associazione di giornalisti.
La Hfpa, nata nel lontano 1943, si occupa di selezionare i vincitori di quello che viene considerato il secondo premio di ambito cinematografico più importante al mondo dopo gli Oscar, ma non presenta, nella composizione dei suoi membri, rappresentanti delle minoranze etniche. Il presidente dell’associazione assicura che ci sarà una riforma immediata, a partire dall’ampliamento del board di più della metà, in modo da integrare un maggior numero di rappresentanti.
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