Crimes of the Future: Body (is) Art, Body is Reality

Particolare presente nella performance dei protagonisti

Cronenberg è ritornato al momento giusto! A distanza di otto anni dal suo ultimo film – Maps of the Stars – il regista ritorna con un film sconvolgente: Crimes of the Future.

All’interno del cast troviamo Viggo Mortensen nei panni di Saul (che con Cronenberg ha già lavorato in A Histroy of Violence, Eastern Promises e A Dangerous Method) e Léa Seydoux in quelli di Caprice. La perfetta simbiosi tra questi personaggi in un ambiente come quello artistico, rende le performance d’arte dei due uniche, all’avanguardia. Estremamente simili ai grandi  Abramović e Ulay per la particolare ricerca artistica – incentrata sui limiti di corpo e mente – e per l’amore che li lega.

Crimes of the Future ha lo scopo di far aprire gli occhi. Destinato a chi – ancora una volta – ostenta indifferenza nei confronti del pianeta, reputando l’inquinamento ambientale un problema delle generazioni future. 

Trama di Crimes of the Future

Scena di una performance

I cambiamenti subiti dall’ambiente, portano i suoi abitanti a patire i medesimi effetti. Il corpo umano è in continua evoluzione e, fra i cambiamenti più rilevanti c’è la quasi totale assenza di dolore fisico. Se prima ferirsi era un atto doloroso, disturbante, ora è puro erotismo, facendo della chirurgia il “nuovo sesso”.

Saul Tenser

Elemento cardine delle storie raccontate in Crimes of the Future è il duo composto da Saul e Caprice. Attraverso le doti artistiche e il corpo del primo – il quale genera costantemente nuovi organi – e le doti chirurgiche della seconda, i due raggiungono la fama attraverso le performance d’arte, il cui scopo è mostrare la mutazione umana.

I performer attirano l’attenzione di Timlin, investigatrice del National Organ Registry, appassionata in modo ossessivo al loro operato e desiderosa di partecipare attivamente alle loro performance d’arte. Contemporaneamente si avvicina a loro una setta, intenta ad usare le loro esposizioni per divulgare un’ulteriore evoluzione umana.

Body (is) Art, Body is Reality

Ingrandimento cicatrici di Saul

È ormai nota l’ossessione di Cronenberg per il corpo umano, sia dal punto di vista materico che psichico. In Crimes of the Future la espone attraverso una nuova concezione di body art e immaginando gli effetti che l’inquinamento ambientale può avere sull’uomo.

In questo film il corpo viene considerato materiale per la creazione di opere d’arte, paragonabile ad una tela o ad un blocco di marmo e, resa possibile attraverso la performance. Il corpo di Saul crea costantemente nuovi organi, non gli lascia tregua provocandogli sofferenza e, al contempo, l’eccitazione per il compimento di una nuova opera. L’anarchia del suo corpo è realtà, realtà che si trasforma in arte.

Performance di Chris Burden (Shoot, 1971)

La quasi assenza di dolore fisico permette a Saul e Caprice di andare oltre alla normale concezione di performance, estendendo il concetto di body art, includendo ogni componente del corpo umano. Le performance del duo ricordano molto Shoot (1971) di Chris Burden, nel quale l’artista si è fatto sparare in una galleria d’arte di fronte ad un pubblico a cui è stato vietato d’intervenire.

Le performance di Saul e Caprice consistono nella rimozione degli organi (extra) del primo, che sono stati precedentemente tatuati dalla stessa Caprice. Se in questo mondo ciò che dovrebbe provocare dolore provoca invece piacere, si può affermare allora che il loro pubblico assiste a quello che è a tutti gli effetti un rapporto sessuale fra paziente e chirurga.

Incredulità di San Tommaso, Caravaggio, 1601-’02

Reputando il corpo umano una preziosa opera d’arte, quello di Saul è da considerarsi ricco di elementi decorativi. Le sue cicatrici rappresentano una sorta di schedario, in cui sono riportate creazioni e asportazioni di tutte le sue opere. Proprio quelle cicatrici ricordano la fessura presente in Incredulità di San Tommaso di Caravaggio (1601 – ’02), assieme alle strane vesti che il protagonista indossa per tutta la durata del film, vagamente simili a quelle di Cristo.

Un altro personaggio del film cela dentro sé particolarità rilevanti, in questo caso, per l’intera umanità. L’inquinamento ambientale ha condotto l’uomo a generare una nuova tipologia di apparato digerente, consentendogli di nutrirsi dell’elemento che lo ha portato alla rovina: la plastica

Cronenberg mostra in questo film la sua drammatica visione del futuro. Le nuove generazioni saranno le povere vittime di un mondo che siamo stati noi a distruggere, rendendoci quindi gli assassini dei nostri stessi figli.

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