
Lo scorso 17 novembre il maestro di Hollywood Martin Charles Scorsese ha spento 80 candeline. Il regista di capolavori senza tempo come Toro scatenato, Casinò, Shutter Island e The Wolf of Wall Street (solo per citarne alcuni) ha segnato la storia della filmografia mondiale e ha impartito lezioni di cinema magistrali.
In attesa del suo nuovo film Killers of the Flower moon con Di Caprio e De Niro in uscita a gennaio 2023, scopriamo insieme i segreti che hanno reso Scorsese un pilastro del cinema contemporaneo.
Esordi e prima opera
Nonni italiani, un’adolescenza trascorsa tra le vie di Little Italy e il tentativo di diventare prete, questo il quadro in cui si inserisce la passione di Scorsese per la settima arte.
La continua opposizione (mai troppo netta) fra bene e male, violenza e pace, razionalità e istinto sono alcuni degli ingredienti fondamentali dello suo stile. Elementi che ritroviamo nel suo primo cortometraggio realizzato quando frequentava il corso di cinematografia della New York University.
Un giovane di fronte allo specchio di un bagno si rade, poi vediamo del sangue, inizialmente in piccole quantità. Il tempo scorre e il sangue aumenta, il giovane senza nome continua noncurante la rasatura fino al tragico momento in cui affonda il rasoio nella gola inondando il lavandino di sangue.
La metafora è chiara ed esplicita. In 5 minuti The Big Shave si impone come manifesto contro la brutalità del conflitto americano in Vietnam, denunciando l’insensatezza di un governo che spediva in una missione suicida i propri giovani dando così voce al pensiero di una generazione intera (se non di una nazione ).
New Hollywood
Scorsese si inserisce a pieno titolo nella nuova corrente di registi che nel periodo a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli Ottanta viene definita la New Hollywood (o New wave) e di cui fanno parte anche De Palma, George Lucas, Spielberg, Coppola, Altaman, Allen, Kubrick, Nichols. Essi sono i primi a formarsi nelle aule universitarie dei corsi di cinema e non con la gavetta sui set tipica della formazione dei registi del cinema classico.
Questi autori definiti Movie brats (ragazzacci del cinema) rappresentano una frattura con il cinema hollywoodiano classico. Fino alla metà degli anni 90 infatti le sale presentavano temi coerenti con la cultura benpensante americana, mai controcorrente e sempre conformi agli ideali dell’establishment.
Ma dalla fine degli anni 50 si assiste a un radicale mutamento della società statunitense dettato da innovazioni tecnologiche (in primis avvento della televisione) e da scenari politico-sociali complessi. L’emergere della controcultura, l’affermazione della musica rock, la nascita della Beat Generation, l’uso di droghe psicotrope sono tutti tentativi di una nuova generazione di rispondere a un vecchio sistema ipocrita che non comprende i bisogni e i sogni di una nuova generazione.
Easy rider (1969) di Hopper è considerato il film che segna l’ingresso della New Hollywood mentre Toro scatenato (1976) l’ultimo lavoro riuscito (il vero e proprio ultimo film new wave è I cancelli del cielo del 1980 di Cimino che però si rivelò un totale fallimento).

I tratti che accomunano i film di questo decennio sono evasione sia concreta (road movie) che mentale (uso di sostanze), ribellione, violenza, malattia mentale (spesso conseguenze dei conflitti bellici), musica alternativa (rock), perdita di speranza, solitudine e nascita di antieroi come protagonisti.
Scorsese e il rapporto con la violenza
“There is no such thing as pointless violence” Martin Scorsese
Nei suoi lavori la brutalità dell’uomo ha sempre un significato, è legata ad un aspetto psicologico del protagonista o ne è la catastrofica conseguenza.
- Toro scatenato. Jake La Motta (De Niro) fa della violenza la sua professione ma la esercita anche al di fuori del ring, rivelando i suoi lati più oscuri ma anche più fragili, Jake più con se stesso che con gli altri.

- Taxi driver. Qui la violenza appare solo nella parte finale della pellicola, eppure con questo film Scorsese riesce a denunciare le conseguenze irreversibili dei traumi provocati dal conflitto vietnamita

- Shutter island. Nella sua terza collaborazione con Di Caprio il regista newyorkese ci mostra un’altra faccia del male, qui la violenza subita si gioca sul piano psicologico

- In The departed, Mean street, Quei bravi ragazzi e Gangs of New York la ferocia è figlia strumento imprescindibile per l’affermazione del potere.
DiCaprio e De Niro
Dei 25 lungometraggi realizzati da Scorsese, in 9 di questi troviamo De Niro e 5 DiCaprio. Il sodalizio artistico con Leonardo DiCaprio prende avvio con gli anni 2000 e lo porta a vincere l’Oscar alla regia per The Departed- il bene e il male nel 2007.

Mentre la collaborazione con De Niro inizia con un ruolo nel film Mean Streets e nel 1976 si aggiudica il ruolo da protagonista per Taxi driver che vincerà anche la Palma d’oro a Cannes.
Il prossimo film in corso d’opera, Killers of the flower moon vedrà i due più fedeli collaboratori di Scorsese insieme. Realizzato con un budget di 200 milioni di dollari, il prossimo lavoro di Scorsese verrà presentato per la prima volta a Cannes 2023 e sarà l’adattamento dell’omonimo libro best-seller tradotto in un crime-drama dai caratteri western.


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