
Lunghe trecce scure, sguardo torvo e abito nero, si presenta così Jenna Ortega nei panni di Mercoledì Addams. La nuova serie Netflix non ha ancora una data d’uscita ma sappiamo che arriverà entro il 2022 e vanta la firma del maestro del gotico Tim Burton.
Trama
Netflix annuncia che la serie, classificabile come giallo, sarà ambientata ai giorni d’oggi e ripercorrerà gli anni di Mercoledì Addams (Jenna Ortega) come studentessa presso la Nevermore Academy. Mercoledì tenterà di controllare i suoi poteri paranormali cercando allo stesso tempo di sventare una mostruosa serie di omicidi che terrorizzano la comunità locale e di risolvere il mistero che ha coinvolto i suoi genitori 25 anni prima…
Cast
Nel cast oltre alla protagonista Jenna Ortega (You e Scream 5), presenti anche Catherine Zeta-Jones e Luis Guzmán rispettivamente nel ruolo di Morticia e Gomez Addams. Ancora, tra i volti noti spiccano Gwendoline Christie e Christina Ricci – che interpretò Mercoledì nei due film Anni 90 e che sarà nella serie in un ruolo non ancora rivelato. A completare il cast, anche Hunter Doohan, Jamie McShane, Georgie Farmer, Moosa Mostafa, Emma Myers, Naomi J. Ogawa, Joy Sunday e Percy Hynes White.
Serie d’autore: grandi firme al servizio delle OTT
Leonardo Di Caprio, Jennifer Lawrence, Nicole Kidman, Hugh Grant sono solo alcuni tra gli attori di cinema che hanno deciso di lavorare (anche) per le piattaforme streaming. Negli ultimi anni sono sempre di più gli esponenti di Hollywood che decidono di mettersi a contratto con le piattaforme streaming, attori, sceneggiatori ma anche registi. L’apripista fu David Lynch che con Twin Peaks segnò un punto di svolta in ambito televisivo, dimostrando che anche una serie poteva offrire lo stesso livello di qualità del cinema.
Contratti flessibili, cachet da capogiro e scadenze quasi inesistenti spingono le grandi star del cinema a “trasferirsi” sulle piattaforme. Piattaforme come Netflix , Amazon Prime o reti private come HBO producendo (e distribuendo) molti dei titoli offerti hanno la libertà di decidere la data di pubblicazione, modellando così sulla base degli impegni delle star i loro lavori.
Non ci stupisce quindi che una firma come Tim Burton si presti a girare per Netflix. D’altronde la serialità oltre a lanciare attori (vedi Anya Taylor-Joy in La regina di scacchi), riafferma la maestria di grandi autori capaci di trasferire il proprio stile anche sul piccolo schermo e The young pope (Paolo Sorrentino) ne è forse l’esempio più evidente.

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